Rilassare serve a ridurre ed eliminare lo stress, che è una risposta non adeguata a stimoli esterni, dove il sovraccarico di tensione si ripercuote negativamente a livello nervoso, muscolare e psichico. Nello yoga adottiamo un atteggiamento di non sforzo, di non azione, lasciando che il sistema rientri nella regolare funzione attraverso l’attenzione consapevole.
Nelle pratiche di rilassamento si individuano due momenti: lasciar andare prima, poi attivare una coscienza del corpo, sentire ciò che siamo e come siamo, per un abbandono sempre più profondo, che libera le tensioni e permette all’energia di tornare a fluire.
Il rilassamento può essere inserito all’inizio e alla fine di ogni pratica-sequenza di yoga, ma è importante utilizzarlo anche nei momenti di immobilità delle posture (asana), su quei muscoli che non sono impegnati nella realizzazione dell’asana. Può inoltre costituire un interessante tema cui dedicare completamente singoli laboratori-incontri. Il rilassamento superficiale del corpo e della mente può essere cosa relativamente semplice da realizzare; un rilassamento profondo è invece più impegnativo ed ha bisogno di addestramento fisico e mentale.